La creazione di un negozio online può rappresentare la porta verso il successo, la vetrina pronta ad accogliere migliaia di visitatori o, comunque, un numero ben diverso da quello che potresti ottenere con un negozio fisico, portando con sé numerosi stimoli e continue sfide.
Ma il discorso non può essere assolutamente banalizzato e semplificato: la realizzazione di un e-commerce di successo è possibile solo attraverso la corretta organizzazione (e, dunque, esecuzione) di molteplici attività in un mix vincente tra profilo commerciale e digitale.
In altri termini, il momento strettamente commerciale (preliminare da un punto di vista logico) deve poi coniugarsi con tutto quanto concerna marketing e comunicazione. I processi per ottenere visibilità e quelli seguenti (con cui tale visibilità viene poi convertita in vendita) sono molto diversi da quelli connessi ad un negozio fisico e lontani dal sentire comune: gli imprenditori, anche quelli più esperti, fanno fatica a cogliere le dinamiche alla base di un e-commerce che funzioni.
Ne deriva, agli occhi di molti, una sorta di salto nel buio, in un mondo digitale difficile da definire e delineare in tutti i suoi contorni. È chiaro a tutti che il lancio di un negozio online può essere un’opportunità interessante e spesso foriera di successi insperati, un’occasione cui non dovresti rinunciare dunque, ma è altrettanto pacifico come, perfino un professionista (che, come me, lavora in questo mondo da tempo), dovrà fare le sue valutazioni e, se necessario, delegare una parte del lavoro poiché sono tantissime le competenze richieste in questo ambito. Personalmente lavoro insieme ad altri professionisti con i quali condivido esperienze, ufficio e crescita, ma capisco come sia complesso per chi vuole fare impresa.
L’esperienza e la conoscenza di professionisti diventano fondamentali.
Indice dei contenuti
Realizzo e gestisco il tuo e-commerce di successo
Realizzo e-commerce con una visione a 360 gradi di tutti i momenti logico-professionali da vivere per ottenere successo attraverso, dunque, un percorso lungo e impegnativo che richiede progettazione e mentalità. Posso farlo perché ho creato e gestisco ecommerce miei e di clienti curandone ogni aspetto, senza limitarmi alla singola, specifica mansione.
Come già ribadito con forza in epigrafe, infatti, un negozio online vincente non può facilmente prescindere da un approccio multidisciplinare. Questo lo avrai notato anche da solo, perfino se non hai alcuna esperienza. Oggi i canali di comunicazione sono tanti e sfruttarli può condurre più persone verso il tuo brand ed il tuo progetto: il sito e-commerce (su tutto, quale atterraggio di tutti i visitatori), Instagram, Pinterest, Facebook, TikTok, ricerca Google e annunci Google a pagamento, Whatsapp Business e Whatsapp marketing, Telegram, Youtube… Negli ultimi anni il pubblico è molto aumentato così come il numero di vendite online, ma gli utenti si dividono su tantissimi canali e questo richiede comunque un maggiore impegno. Trovo giusto, pertanto, fornirti una visione completa e oggettiva del mercato attuale.
D’altronde, lavoro nel mondo digitale da 20 anni con tantissima passione e, in verità, non ho mai cercato clienti: ho sempre pensato che un professionista bravo potesse ottenere molti più riscontri dai propri siti che da quelli altrui. E così è stato: ho creato circa 100 blog di mia proprietà, tra cui tanti che hanno raggiunto le 20.000 visite uniche al giorno (Tuttoapp-android.com, nato nel 2012; Miglioripc.it, nato nel 2013; perfino siti di test e valutazione come Migliorimaterassi.com, sempre nel 2013, quando non erano presenti blog sul tema).
In passato ho pensato spesso di aprire e-commece tutto mio: ho creato, solo per esempio, sito ecommerce e brand per la vendita di un materasso poiché, grazie ai miei blog, riuscivo a far vendere a produttori terzi fino a 30 materassi al giorno con un carrello medio di 420 euro e mi ero stancato di ottenere “solo” una commissione percentuale sulla vendita (per quanto corposa). Poi perfino io mi sono tirato indietro: un e-commerce richiede presenza, tante persone, magazzino e spedizioni, laddove io, con la mia professionalità, potevo lavorare quando e dove volevo viaggiando almeno due mesi l’anno, tanto più che mia moglie lavora con me.
Nel tempo ho seguito comunque molti clienti, ma capitati quasi per caso, in maniera passiva grazie a visibilità, passaparola e attività passive. Chiaramente dai miei blog linkavo tante aziende che, nel tempo, mi hanno chiesto consulenza e aiuto: Emma materasso (agli inizi), Materassiedoghe, Dalfilo, Italmodapisani ecc…
Oggi i miei blog, che comunque mi portano un ritorno importante in termini economici, non mi stimolano più come in passato in quanto a crescita e attività. Ho creato, pertanto, insieme a mia moglie, un e-commerce: Kineart.it. Negli anni ho iniziato a seguire anche realtà piccoline e/o appena nate, che poi non ho mai abbandonato, se non per mia scelta: tra queste ho seguito costantemente Italmodapisani.com (dal 2020 al 2024, poi avevamo raggiunto il massimo, oggi trovo giusto occuparmi solo di link building ed offrire consulenze esterne su temi specifici) e Scapriccio.it (dal dicembre del 2022 ad oggi), di cui ho curato quasi tutti i processi decisionali e le scelte, per quanto non possa chiaramente avere voce sulle decisioni commerciali.
I discorsi da fare sarebbero ampi: il grafico altalenante di Scapriccio è determinato dal continuo cambiamento nelle SERP: per Google la keyword “meloncello”, per dirne una, rientra nell’intento di chi digita la parola per cercare ricette, ma la SERP è in costante mutamento. Diverso il discorso, magari, per il liquore alla rucola o per l’amaro alla piperna.
Nella mia lunga vita lavorativa, comunque, ho costantemente valutato la possibilità di collaborare con terzi o assumere dipendenti o commissionare alcune mansioni. È stato difficilissimo, mi sono ritrovato di fronte a casi veramente disperati e, se dopo 20 anni di esperienza ancora incontro tali difficoltà, capisco quanto possa essere dubbiosa una persona che si occupa di altro. Veramente non mi spiego come possano esserci professionisti, anche sedicenti esperti, così scarsi, anche sotto il mero profilo logico.
Tali dubbi mi assalgono ancor di più dopo aver analizzato il sito di alcuni clienti vittime di web agency pompose e note.
Ho offerto consulenza fino al 2023 al chirurgo ortopedico Luca Dei Giudici (sito Ortopediadeigiudici.it) e questi, da solo, ha portato il sito al punto che vedete nel grafico sotto. Successivamente si è affidato a terzi per la gestione di tutto il suo profilo digitale (anche perché io ero troppo preso dai miei impegni e non potevo seguirlo come meritava): social, sito, ADS ecc… Ed è stato un disastro, fino al punto di fare molto peggio di chi, autonomamente e senza alcuna professionalità, almeno pubblicava nel sito contenuti completi e con un senso logico.
Ti basti pensare che hanno creato una pagina relativa al ginocchio (link https://www.ortopediadeigiudici.it/il-ginocchio/) completamente vuota e l’hanno inserita nel menù. Poi hanno creato la categoria (link https://www.ortopediadeigiudici.it/categoria/ginocchio/, peraltro con la parola categoria nel link). I contenuti sono pressoché nulli: la pagina è scarna, mal strutturata; la categoria non raccoglie alcunché e non è in alcun modo raggiungibile nel sito.
Sai qual è la cosa più assolutamente tanto assai fantastica? Qual è il search intent di chi digita keywords come “ginocchio” e simili? Informazioni, vaghe, spesso generiche, magari di anatomia. Ginocchio può essere ricercata pure da studenti, può portare a pagine generiche. Un ortopedico, al contrario, è un medico che, in quanto tale, deve risolvere problemi offrendo servizi relativi alla sua professionalità (per esempio potrà parlare di dolori al ginocchio, artrosi del ginocchio, gonalgia del ginocchio, lesione dei legamenti e dei menischi). Ma l’ho detto subito, ancor prima di valutare alcun profilo tecnico. Chi ha operato, dunque, manca proprio di logica.
Per non parlare di un beershop online dal quale ho acquistato la mia amata birra artigianale, Alibistore.it: il proprietario, Andrea, ha investito tantissimo nel suo progetto ed ha avuto riscontri osceni sotto tutti i punti di vista. E non pensare al sito com’è ora che, senza una struttura logica e vincente, è almeno carino e credibile graficamente.
Dopo aver lavorato circa un anno e speso tantissimo (una cifra che non mi pare giusto rendere pubblica), Seozoom stima un traffico di 37 visite mensili, circa una al giorno. Non starò neanche qui a scrivere di potenziali modifiche perché veramente ci sarebbe da rivedere praticamente tutto. Ma ti basterà navigare nel sito: riscontrerai una difficoltà immane nel comprendere quali siano struttura ed ordine del sito.
Credimi dunque: capisco le tue perplessità e le ansie di chiunque legga articoli onesti e basati sui dati.
Proprio per tale motivo mi piace parlare di numeri, di esperienze, di casi che hanno funzionato bene e di quelli che, invece, hanno lavorato meno bene.
I dati comunque dicono che il 10% circa degli ecommerce ottiene risultati di altissimo profilo e che un altro 10% ne fa un lavoro solido, soddisfacente e stabile. I restanti non ottengono i riscontri sperati, ma spesso mancano proprio i presupposti per valutare correttamente la fattibilità di un business online. Vediamo insieme come bisognerebbe muoversi o, meglio, il mio modus operandi quando mi trovo a valutare, per me o terzi, le potenzialità di una vendita online.
Cosa serve per creare un e-commerce?
Anni fa, creare il proprio sito web o aprire un negozio online richiedeva un budget a volte insostenibile e significava affrontare non pochi grattacapi. Allo stesso tempo, però, la concorrenza era pochissima. Ora la creazione di un sito ecommerce è più economica e infinitamente più semplice.
È necessario sviluppare, tuttavia, una serie di competenze per creare un e-commerce di successo che vanno ben oltre il mero sviluppo. E, se non hai alcuna conoscenza in una specifica materia, limitati a delegare con coscienza. Perfino io, nello sviluppo dell’e-commerce che gestisco con mia moglie (e di cui ti ho già accennato), Kineart.it, ho dovuto necessariamente delegare tutto quanto concerne la comunicazione sui social e, anzi, vorrei ulteriormente migliorare in tal senso.
Creare un e-commerce di successo, pertanto, implica molto più del semplice lancio di un negozio online: richiede un’attenta pianificazione e l’implementazione di diversi strumenti e strategie chiave. Di seguito vorrei proporti, in dettaglio, quelli che sono, nella mia esperienza, gli elementi fondamentali da considerare.
Business plan chiaro
Prima di tuffarsi nel mondo dell’e-commerce è fondamentale avere un business plan ben strutturato. Questo dovrebbe includere il mercato di riferimento, l’analisi della concorrenza, il modello di business, le proiezioni finanziarie e le strategie di marketing.
Molto gira intorno alla marginalità lorda ed al prodotto: per me, salvo rare eccezioni, non ha molto senso vendere online prodotti che non garantiscano una marginalità lorda pari ad almeno il 50%; sarà ancor meno fruttuoso se il tuo prodotto viene già venduto da altri o è facilmente replicabile.
Personalmente chiedo sempre almeno 3-4 visure camerali di realtà analoghe alla mia, optando per criteri che ritengo logici: evito di analizzare realtà che internazionali e/o attive da decine di anni preferendone altre più piccole ed alla portata. Nel farlo, però, ho tutti gli strumenti di cui necessito: riesco a stimare, infatti, data di nascita del sito, dell’azienda, traffico ricevuto, autorevolezza del dominio ecc… ecc…
In virtù dei miei studi, so anche analizzare un bilancio, almeno per sommi capi: spesso una SRL chiude l’attività in passivo, in perdita, ma ciò non significa che non ci sia una reale produzione di ricchezza che può anche trovare un riscontro in altri parametri (un esempio banale: il socio di una SRL può operare anche come dipendente).
Piattaforma e-commerce
Selezionare la piattaforma giusta è cruciale, poiché costituirà la base del tuo negozio online. Esistono diverse opzioni con varie funzionalità che dovresti scegliere in base alle dimensioni del tuo progetto.
La scelta è spesso legata alla propria esperienza: non basta usare un CMS qualsiasi, ma è necessario conoscerne dinamiche, limiti, potenziali criticità e punti di forza.
Vediamo insieme le soluzioni più famose:
- WooCommerce: un’estensione di WordPress, WooCommerce è ideale per chi cerca elasticità, versatilità e semplicità d’uso. È relativamente facile da usare e offre una buona flessibilità grazie all’ampia disponibilità di plugin e temi. Sono tanti i siti Woocommerce di successo.
- Magento: ideale per le aziende di medie e grandi dimensioni, Magento offre una piattaforma flessibile e scalabile con numerose funzionalità. Richiede competenze tecniche per la configurazione e la gestione, ma è altamente personalizzabile e in grado di gestire complesse esigenze di e-commerce. I siti più grandi in Italia usano spesso Magento: Cantinadellabirra, Emma-materasso solo per citarne un paio.
- PrestaShop: con una preferenza per le piccole e medie imprese, PrestaShop è una soluzione gratuita e open source che offre flessibilità e una varietà di opzioni di personalizzazione. Sebbene possa richiedere conoscenze tecniche, è un’ottima opzione per le aziende con budget limitati e non preclude, come WordPress, alcuna possibilità.
- Shopify: ideale per le piccole e medie imprese, Shopify è una piattaforma all-in-one che offre facilità d’uso e configurazione rapida senza la necessità di competenze tecniche avanzate. È perfetta per chi cerca una soluzione semplice e robusta con diverse opzioni di personalizzazione. Oggi è molto utilizzato poiché, senza particolari competenze, ci si ritrova di fronte ad un sito molto carino graficamente e con un processo d’acquisto snello e semplice. Presenta notevoli limiti: solo per dirne uno, i link delle categorie sono obbligatoriamente impostati come dominio/collections/nome-categoria-prodotto e, allo stesso modo, i prodotti come dominio/products/nome-prodotto. Ancor più bello è vedere un prodotto con la categoria nel permalink: avremo dominio/collections/categoria-prodotto/products/nome-prodotto, un link interminabile. A Google non interessa quale CMS usi, ma vuole capire e farlo con poche risorse.
Conosco diversi siti che hanno avuto successo usando Shopify, ma hanno puntato quasi tutti sul branding, su un lavoro costante e dispendioso sulla pubblicità e la crescita della propria immagine: Alessi.com, Velasca.com, Cliomakeupshop.com, Alcenero.com, Moero.it, Dalfilo.com.
La SEO, la visibilità nelle ricerche Google, riveste così un profilo secondario. Per me è assurdo come tanti dei siti citati rinuncino alla possibilità di perfezionare la loro SEO, ma di fatto Moero ha un brand digitato oltre 20.000 volte in un mese e ha ottenuto questa credibilità puntando sulla collaborazione di yotubers famosissimi. Il risultato è noto a tutti, ma i costi sostenuti nel breve termine rappresentano un rischio importante, senza la certezza di ottenere risultati. Poi, forse anche per una mia deformazione professionale, non rinuncerei mai alla visibilità organica sui motori di ricerca.
Hosting affidabile
L’hosting del tuo sito web deve essere robusto, sicuro, veloce, in grado di gestire un volume elevato di traffico e di proteggere le informazioni dei tuoi clienti. Considera i provider di hosting che offrono un buon supporto tecnico e tempi di attività garantiti.
La velocità del sito internet incide (positivamente o negativamente) su tantissimi parametri: intanto Google, in ambito SEO, non premierà un sito lento che gli richiede tante risorse per una scansione; allo stesso tempo, gli utenti non sono disposti ad attendere diversi secondi per il caricamento del tuo sito e lo abbandoneranno alle prime difficoltà nella navigazione vanificando la bontà di tutti gli altri parametri espressi dal progetto.
Tante volte può notarsi, in questo senso, una discrepanza tra i clic provenienti da Google e le visite effettive del sito, proprio perché gli utenti potrebbero finanche abbandonare l’ecommerce prima di accedervi realmente.
Design accattivante e funzionale
Il design del tuo negozio non dovrebbe essere solo esteticamente gradevole, ma anche funzionale e facile da navigare. Un buon design può migliorare significativamente l’esperienza dell’utente e contribuire ad aumentare le conversioni.
Cura, in particolar modo, più che l’estetica in quanto tale, la semplicità grafica del processo d’acquisto. Spesso insisto su questo tema: le persone non comprano da un sito bello, ma da un sito credibile, veloce, affidabile e semplice da usare. Lo stesso Amazon non mi sembra bellissimo in quanto tale, ma rasenta la perfezione.
Gateway di pagamento sicuri
Offrire uno o più gateway di pagamento sicuri e affidabili è essenziale per garantire che i clienti si sentano a proprio agio nelle transazioni sul tuo sito.
Prendi in considerazione l’integrazione di più metodi di pagamento per soddisfare le preferenze dei tuoi clienti. In questo senso dovrai implementare quanti più metodi di pagamento è possibile: Paypal, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, pagamenti a rate, bonifico ed, eventualmente, solo se lo ritieni opportuno in relazione al tuo target, il contrassegno (o, volgarmente, pagamento alla consegna).
Non serve fare filosofia, essere favorevoli o contrari rispetto ad un metodo di pagamento. Il 15-20% degli italiani comprano solo in contrassegno: non ha alcun senso poiché nel pacco il venditore potrebbe mettere un prodotto diverso, ma è così, punto e basta. Un’altra fetta importante degli utenti paga a rate, anche somme piccolissime come 10 euro e a me capita spessissimo. Tu non lo faresti? Questa è la tua personale opinione ma, come gestore di un ecommerce, hai uno scopo diverso: accogliere quanti più clienti è possibile evitando che lascino il tuo sito prima di definire l’acquisto.
Strategia di marketing digitale
Il marketing digitale svolgerà un ruolo cruciale nell’attirare clienti nel tuo negozio. Include tattiche come SEO, affiliate marketing, social media marketing, email marketing e pubblicità a pagamento (su Google o social) per aumentare la visibilità del tuo e-commerce.
Oggi la difficoltà risiede proprio nella presenza di tantissimi canali di traffico potenzialmente validi: sito web (che resta, a mio avviso, la fonte principale), Instagram, Facebook, TikTok, Youtube, Telegram, Whatsapp, E-mail marketing, sms marketing, altri blog (grazie all’affiliate marketing).
Capirai bene quanto possa essere complesso e costoso riuscire a percorrere tutte le strade a nostra disposizione: la programmazione diventa, dunque, fondamentale.
Assistenza clienti efficiente
Un buon servizio clienti può differenziarti dalla concorrenza. Assicurati di offrire più canali di supporto, come chat dal vivo/Whatsapp, e-mail e telefono, nonché di rispondere alle domande dei clienti in modo rapido ed efficiente.
Sii cortese riuscendo a trovare il giusto equilibrio tra cordialità e professionalità, anche leggendo le diverse situazioni e dando un volto ideale al tuo interlocutore.
In alcuni settori, come quello dei regali personalizzati dove opera Kineart.it, il lavoro via chat diventa fondamentale per esser certi che il prodotto sia conforme alle aspettative del cliente. Capirai bene, infatti, quanto complesso possa essere il mondo delle personalizzazioni: le esigenze, i gusti e le speranze saranno tantissimi.
Logistica: magazzino e spedizione
Disporre di una logistica ben organizzata e di modalità di spedizione chiare ed efficienti è fondamentale per la soddisfazione del cliente. Questo include opzioni di spedizione chiare, costi ragionevoli, servizi veloci ed efficienti, processo di restituzione semplice.
Prova a fare dei test sulle spedizioni fino al punto di offrirle gratuitamente o di farlo dopo una determinata spesa minima. Solo così potrai capire quanto le spedizioni incidano sulla decisione finale dei tuoi utenti.
Analisi e adattamento
È importante analizzare regolarmente le prestazioni del tuo e-commerce ed essere disposto ad apportare modifiche. Utilizza gli strumenti di analisi web per monitorare il comportamento degli utenti e adattare le tue strategie secondo necessità.
In questo senso sarebbe importante impostare i tracciamenti delle attività svolte dagli utenti sul tuo sito: visite, prodotti visti, aggiunte al carrello, apertura del check out ecc… ecc… Solo così potrai capire dove si interrompe il meccanismo.
Ci sono, in tale direzione, strumenti come Hotjar e Clarity che consentono di analizzare e registrare in comodi video il comportamento degli utenti sulla pagina per provare a capire dove questi incontrino difficoltà.
Quanto costa creare un sito e-commerce?
Ho dedicato un intero articolo al costo di un sito ecommerce, andando oltre lo sviluppo per analizzare tutte le criticità e le spese che bisogna affrontare per l’apertura di un negozio online.
Ti invito a leggerlo perché rappresenta completamento ed orientamento a quanto appena scritto: secondo me diventa fondamentale aprire un negozio online in maniera consapevole poiché non è detto che il tuo progetto possa essere realmente vincente in virtù dell’analisi di tanti parametri.
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