Quando si decide di sviluppare un sito web, una delle prime domande che ci si pone è inevitabilmente: “Quanto mi costerà?”. Rispondere a questa domanda non è così semplice come potrebbe sembrare. Il costo di un sito web può variare notevolmente a seconda di molteplici fattori e solo un preventivo accurato potrà consentire di valutare tutti questi elementi.
Un preventivo per un sito web è un documento fondamentale che fornisce una stima dettagliata dei costi associati alla creazione di un sito. Non si tratta solo di un semplice totale, ma di una spiegazione articolata delle varie caratteristiche del progetto, delle risorse necessarie e delle competenze richieste. L’obiettivo principale è permettere al cliente di comprendere chiaramente cosa otterrà per il suo investimento e come verrà gestito il budget.
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Preventivi siti web: caratteristiche di un preventivo giusto
In questo articolo vedremo in dettaglio cosa implica la richiesta di un preventivo per la realizzazione di un sito web nel 2024, analizzando i principali fattori che influenzano il prezzo e come un professionista onesto dovrebbe approcciarsi alla creazione di un preventivo trasparente e realistico cosicché il cliente possa, dalla sua prospettiva, valutare correttamente come muoversi.
L’importanza di un preventivo dettagliato
Un preventivo per un sito web non è semplicemente un numero o un foglio di calcolo con alcuni costi elencati. Al contrario, rappresenta una sorta di “mappa” che guida l’intero processo di sviluppo. Un preventivo dettagliato consente al cliente di capire esattamente cosa sta acquistando, quali saranno le funzionalità del sito, i tempi di realizzazione e, soprattutto, come viene giustificato ogni singolo costo.
Spesso, chi si avvicina per la prima volta alla creazione di un sito web, potrebbe non avere una chiara comprensione di tutti i passaggi e le competenze necessarie per svilupparlo. Un professionista del settore deve quindi fornire un preventivo che sia non solo chiaro, ma anche educativo, spiegando ogni voce in modo comprensibile, per far sì che il cliente comprenda il valore del lavoro proposto.
Elementi che compongono il preventivo per un sito web
Un preventivo ben fatto include diverse componenti chiave. Tra queste troviamo i costi di progettazione e sviluppo; gli eventuali costi per la grafica (relativi alla creazione di logo, banner, biglietto da visita, flyer, coupon, foto profilo per i social); il prezzo di un’ottimizzazione SEO (anche di base), fondamentale per avere i primi risultati; i costi di dominio ed hosting, necessari per mantenere il sito online; il prezzo per implementare la sicurezza del sito ed eventuali funzioni basilari. Possono anche essere previsti costi ulteriori ed accessori per: impostazione di email professionali del tipo nome-di-fantasia@dominio.it; integrazione di form di contatto; settaggio dei backup e indicazioni per un eventuale ripristino; implementazione di tutto quanto necessario per il rispetto della legge sul GDPR; creazione e aggiornamento dei contenuti; manutenzione del sito web; formazione del personale sull’uso del sito.
Oltre ai costi diretti, è importante che il preventivo consideri anche eventuali spese aggiuntive che potrebbero emergere durante lo sviluppo, come modifiche in corso d’opera o richieste di funzionalità non previste inizialmente. Un preventivo trasparente mette in evidenza queste possibili spese per evitare sorprese e mantenere il progetto nei limiti del budget stabilito.
Trasparenza e onestà: valori imprescindibili nel preventivo
Quando si parla di preventivi, è fondamentale che il professionista agisca con trasparenza e onestà. Purtroppo, il settore del web design e sviluppo è talvolta caratterizzato da una mancanza di trasparenza, con preventivi che possono sembrare accattivanti inizialmente, ma che nascondono costi extra o mancanze che emergeranno solo a progetto avviato.
Un preventivo onesto dovrebbe includere tutte le voci di costo possibili, senza omettere spese che potrebbero sorgere in un secondo momento. Questo approccio non solo costruisce fiducia con il cliente, ma evita anche spiacevoli sorprese e controversie durante il processo di sviluppo. Il professionista deve spiegare chiaramente cosa è incluso e cosa no, offrendo una panoramica completa del progetto.
Credo che un cliente che comprenda il lavoro che andremo a sviluppare insieme possa capire l’importanza dei ruoli e condividere una vision comune per l’ottenimento di determinati risultati.
In tal senso porto spesso come esempio il triste risultato riscontrato da alcuni clienti: l’ortopedico Luca Dei Giudici, tanto per citarne uno, doveva svolgere un lavoro realmente semplice poiché, nel suo settore, la concorrenza non è fortissima e i contenuti rivestono un ruolo decisivo. Purtroppo questi si è rivolto ad una web agency così scarsa che gli ha creato una marea di pagine inutili rispetto ai suoi scopi, povere di contenuto e con titoli, link e testi simili, tanto da incorrere nel cosiddetto fenomeno della cannibalizzazione (che si verifica quando più pagine mirano al medesimo search intent). Lo stesso ortopedico, nel parlare con me, mi ha dimostrato di avere un approccio molto più logico e sensato dei titolari della web agency, tanto che abbiamo strutturato il lavoro insieme basandolo su una serie di consulenze piuttosto che su una mia presenza costante, anche perché, sotto il profilo tecnico e grafico, il sito sviluppato è molto buono.
La personalizzazione come chiave per un preventivo accurato
Ogni progetto è unico e, per questo motivo, un buon preventivo non può essere standardizzato. Un sito web per un piccolo business locale avrà esigenze e costi diversi rispetto a un sito e-commerce internazionale o a un portale complesso con molteplici integrazioni. Per questo motivo, un professionista serio dovrebbe investire del tempo nella comprensione delle specifiche necessità del cliente e nell’analisi del mercato di riferimento, prima di formulare un preventivo.
Durante la fase preliminare, è importante che il cliente fornisca al professionista tutte le informazioni necessarie riguardo ai propri obiettivi: risultato atteso, prodotti o servizi offerti, target di mercato, funzionalità desiderate e budget disponibile. Solo con una chiara visione d’insieme, il professionista può proporre soluzioni adeguate e creare un preventivo che rispecchi veramente le esigenze del cliente.
Personalmente gestisco tanti progetti e, pertanto, nel tempo ho sviluppato una mia forma mentis per uno studio di fattibilità del progetto. Spesso i clienti, anche gli imprenditori più forti, faticano nell’integrare le loro valutazioni con i profili e gli aspetti digitali di cui, di fatto, non possono avere esperienza.
Salvo rari casi, infatti, ritengo che tutti creino un sito per uno scopo: perfino il mero sito vetrina vorrà avere una sua visibilità e, come tale, deve comunque rispondere a dei parametri. Tale sito potrà essere integrato, nella mia esperienza, con formule di Whatsapp, e-mail ed SMS marketing.
Veramente non posso credere che ci siano persone che creino un sito per una sorta di senso del dovere del tipo: lo fan tutti, quindi lo faccio anche io. L’emulazione non porta alcuna soddisfazione: sono i risultati a fornire stimoli per il cliente.
Lo stesso dicasi, per esempio, di siti monopagina pensati per specifici scopi. Pensiamo a piccoli B&B che lavorano in una determinata località: questi possono puntare a pochi intenti di ricerca selezionati (esempio: “B&B al porto di Ischia”) e ricavarsi comunque un loro spazio; contestualmente i loro siti possono essere utili per coloro i quali cercano su piattaforme come Booking ed Airbnb e vogliono avere un contatto diretto col proprietario evitando il pagamento di commissioni oppure, magari, vedere altre foto o leggere più recensioni. In questo discorso può inserirsi, appunto, un lavoro di Whatsapp, e-mail ed SMS marketing per convincere potenziali clienti o conservare chi ha già visitato la struttura.
Con un piccolo sito monopagina, magari aggiornato una volta l’anno, si possono avere, dunque, soddisfazioni che un imprenditore potrebbe non cogliere.
I costi nascosti: come evitarli
Un aspetto critico che spesso non viene adeguatamente discusso riguarda i cosiddetti “costi nascosti”. Questi sono spese che non sempre vengono incluse nel preventivo iniziale, ma che possono emergere durante il progetto, come ad esempio costi per modifiche non preventivate, aggiornamenti necessari per la sicurezza o integrazioni con software di terze parti.
Per evitare spiacevoli sorprese, il preventivo dovrebbe prevedere una sezione dedicata ai costi aggiuntivi potenziali, con una chiara spiegazione delle circostanze in cui potrebbero verificarsi. Solo così il cliente sarà realmente informato, fin dall’inizio, delle possibili eventualità e potrà prendere decisioni consapevoli. Un professionista dovrebbe discutere in anticipo tutte le possibili variabili e fornire opzioni flessibili per gestire eventuali cambiamenti nel corso del progetto, anche al fine di razionalizzare le spese e definire delle tempistiche per l’ottenimento dei risultati.
Prezzi base da cui partire
Quando si inizia a valutare i costi per la realizzazione di un sito web, è importante avere un’idea chiara dei prezzi base. Questi rappresentano una sorta di punto di partenza su cui costruire il preventivo, considerando le specifiche esigenze del progetto. Naturalmente, i prezzi possono variare notevolmente a seconda della complessità del sito, delle funzionalità richieste e del livello di personalizzazione desiderato. Ma i costi di base rappresentano un parametro orientativo per chi, ad esempio, vuole stilare un business plan relativo al suo progetto per comprenderne la fattibilità e le spese che dovrebbe affrontare.
In tal senso ho voluto parlare di prezzi e costi di un’attività digitale in due guide che reputo molto complete sul punto: quanto costa creare un sito web e quanto costa aprire un eCommerce. Perché le due guide sono distinte? La risposta sarà molto semplice: non mi sono voluto limitare a freddi numeri, ma spiegare tutte le potenziali criticità che un progetto digitale è chiamato ad affrontare e, a ben vedere, un e-commerce merita veramente un discorso a sé poiché il sito è solo il canale di vendita più importante, ma prima dovranno esserci valutazioni commerciali e comunicative peculiari. Va bene dunque la stima circa i costi di un sito web, ma prodotto, SEO, marketing (che si estrinseca, oggi, attraverso oltre 10 canali di comunicazione) e tanti altri fattori hanno costi ulteriori ed importanti.
In linea di massima, volendo provare a categorizzare i siti, i prezzi base si dividono in base alla struttura del sito, ciascuna con un livello di complessità e di impegno differenti. Si parte dai siti One Page, semplici e adatti a piccole attività, fino ad arrivare ai siti E-Commerce, più complessi e destinati alla vendita online. Ogni tipologia di sito richiede competenze specifiche e può coinvolgere diverse fasi di progettazione e sviluppo, influenzando così il costo finale.
Siti One Page
I siti One Page sono siti web che concentrano tutte le informazioni essenziali su un’unica pagina, offrendo un’esperienza utente lineare e focalizzata. Sono ideali per piccole attività, professionisti freelance o per eventi specifici, dove non è necessaria una navigazione complessa.
Dal punto di vista dei costi, i siti One Page rappresentano generalmente l’opzione più economica, con un prezzo base che può variare dai 500 ai 1.500 euro, a seconda del design e delle funzionalità richieste. Un sito di questo tipo può includere sezioni come l’introduzione, i servizi offerti, una galleria immagini, recensioni/testimonianze e un modulo di contatto.
La semplicità del layout, però, non deve essere confusa con una scarsa qualità: anche un sito One Page richiede un’attenzione particolare alla grafica, all’usabilità e alla velocità di caricamento. Sostanzialmente, sotto il profilo tecnico, non è poi troppo diverso dagli altri siti, ma pensare ad una pagina sarà sicuramente più facile che orientarsi verso tante e relazionarle tra loro.
Nonostante il costo relativamente basso, un sito One Page può essere estremamente efficace per presentare un messaggio chiaro e diretto, particolarmente utile in campagne di marketing mirate o per chi desidera un sito semplice e rapido da realizzare.
L’esempio più semplice è quello del B&B portato sopra, che tendenzialmente dovrà offrire un sito che funga da riferimento e posizionarsi per pochi intenti di ricerca come “B&B + Nome località”. Altro esempio può essere rappresentato da un professionista che vuole offrire un sito da inserire nei biglietti da visita e, contestualmente, non disdegna l’idea di puntare a un intento di ricerca ben selezionato come “avvocato + nome città”, “commercialista + nome città”, “idraulico + nome città”.
Siti Vetrina
I siti vetrina sono siti web multi-pagina progettati per presentare l’attività di un’azienda o di un professionista, senza però includere funzionalità avanzate come la vendita online o l’implementazione di blog ed altre particolari funzioni. Sono pensati e sviluppati per fornire una presenza online solida e informativa, ideale per imprese che vogliono mostrare i propri prodotti o servizi, ma senza la complessità di un sito web evoluto.
Il prezzo base per un sito vetrina può variare tra 1.000 e 3.000 euro in base alla quantità di pagine necessarie, alla complessità del design ed alle eventuali funzionalità aggiuntive, come un blog, una sezione per le notizie o lo sviluppo di una strategia di direct marketing. Un sito vetrina può includere pagine dedicate alla presentazione dell’azienda, ai servizi offerti, alle recensioni, ai lavori già svolti (tecnicamente portfolio) e ai contatti.
I siti vetrina richiedono una cura particolare nella presentazione grafica e nella struttura dei contenuti poiché l’obiettivo è quello di comunicare professionalità e fiducia al potenziale cliente. Spesso il design di questi siti è personalizzato per riflettere l’identità del brand ed include immagini di alta qualità, testi ottimizzati per il SEO ed una navigazione snella ed intuitiva.
Siti E-Commerce
I siti E-Commerce sono piattaforme online che permettono la vendita di prodotti o servizi direttamente tramite il sito. Richiedono un’infrastruttura complessa che includa un sistema di gestione del catalogo prodotti, un carrello per gli acquisti, un sistema di pagamento integrato e funzionalità di sicurezza avanzate.
La realizzazione di un sito e-commerce presuppone una grandissima esperienza. Solo per farne un esempio, nello sviluppo del sito Kineart.it, di cui mia moglie è titolare, ho dovuto pensare ad attività basilari, ma anche ad altre necessarie per l’evoluzione del business quali:
- Acquisto di hosting e dominio in base alle risorse richieste;
- Sviluppo del sito web con una grande attenzione alla SEO, altrimenti non avrebbe avuto alcun senso;
- Loghi, grafica, foto;
- Rispetto dei profili legali: conformità al GDPR sia per quanto concerne il profilo tecnico che quello contenutistico con la stesura di privacy e cookie policy;
- Sicurezza dell’utente: certificato https, inviolabilità del sito, rispetto della privacy;
- Impostazione di tutto quanto concerne pagamenti (con l’implementazione di tutti i metodi per accogliere quanti più utenti è possibile, sia chi ha la necessità di pagare a rate sia chi preferisce il tradizionale bonifico ecc…);
- Setting delle spedizioni divise per zone e Paesi nonché tutto lo studio inerente le spedizioni gratuite;
- Implementazione di un sistema per l’affiliate marketing tramite tracciamento proprietario o intermediari;
- Caricamento del catalogo sui vari social (Pinterest, Instagram, Facebook ecc…);
- Inserimento dei pixel sul sito;
- Sfruttamento degli strumenti gratuiti offerti da Google (e, volendo, Bing): Google Analytics, Google Tag Manager e aggiunta del sito alla Search console;
- Ottimizzazione SEO con tutti i profili tecnici e contenutistici: keywords research; creazione corretta di una sitemap definendo cosa indicizzare e cosa, invece, escludere; dati strutturati; creazione di un file robots; ecc…
- Perfezionamento della velocità di caricamento del sito;
- Implementazione di strumenti per offrire assistenza tramite e-mail, whatsapp e numero di telefono;
- Studio e utilizzo di canali di direct marketing;
- Cura del profilo più complesso, ovvero quello relativo alla personalizzazione dei prodotti, in continuo miglioramento, tuttora, giorno dopo giorno.
Potrei continuare per ore. Il tempo necessario può essere anche di due mesi di lavoro pieni ed esclusivi. Ma non è detto che un e-commerce monoprodotto con specifiche esigenze possa richiedere molto meno tempo.
Il costo di base per un sito E-Commerce può partire da 3.000 euro e arrivare a superare i 15.000 euro, a seconda del numero di prodotti, della complessità delle integrazioni e delle funzionalità specifiche richieste. Ad esempio, l’integrazione con gestionali per il magazzino, sistemi di pagamento multipli, funzioni di marketing avanzate e opzioni di personalizzazione dei prodotti possono far aumentare notevolmente i costi.
Un sito E-Commerce non è solo un sito web, ma una vera e propria piattaforma di vendita che deve essere progettata con attenzione per garantire un’esperienza utente ottimale. La velocità di caricamento, la sicurezza delle transazioni e la facilità d’uso sono elementi cruciali che possono influenzare il successo del sito e, di conseguenza, l’investimento necessario per la sua realizzazione.
Ma, se alla persona comune ogni e-commerce può sembrare identico all’altro, un tecnico noterà subito enormi differenze. A volte basta navigare il sito per cogliere carenze, anche sotto il profilo strettamente esperenziale.
Landing Pages
Le Landing Pages sono pagine web progettate specificamente per campagne di marketing mirate, come la promozione di un singolo prodotto, un evento o la raccolta di contatti attraverso un modulo d’iscrizione. Sono ottimizzate per convertire i visitatori in clienti o lead, e sono spesso utilizzate in combinazione con campagne pubblicitarie su Google Ads, Facebook o altri canali.
Nel lavoro digitale, infatti, ci vuole molta elasticità: non è giusto ciò che è giusto (magari per averlo letto in un libro di teoria), ma è giusto ciò che funziona. Punto. Pertanto, se hai sviluppato una crema miracolosa o scritto un libro valido, potrai anche limitarti a creare una landing pages per generare risultati.
Come dice il nome stesso, la landing page è una pagina di atterraggio, una destinazione dove viene condotto l’utente per scopi ulteriori di marketing e remarketing. Spesso la creazione di una landing page valida deve poi essere integrata da un lavoro specifico di marketing effettuato da professionisti esperti sul tema.
Nella mia esperienza, ho capito che non esiste una landing page che funzioni in termini assoluti: solo test e scopi possono portare a risultati apprezzabili.
Proprio per questo motivo, tendo modificare le mie landing page fino a renderle perfette in base ai dati tracciati. Elasticità e dati determinano, nel tempo, il risultato. È proprio lo scopo a determinare la correttezza del lavoro: il tuo fine è quello di portare persone a comprare sul sito? Oppure è quello di comprare su un sito terzo? Oppure, ancora, ti può bastare che l’utente clicchi per uscire dal tuo sito ed andare su quello del partner? Chiaramente l’obiettivo dovrà orientare il lavoro e l’attività del professionista.
Il prezzo base per la realizzazione di una Landing Page può variare dai 300 ai 1.000 euro in base alla complessità della pagina, delle funzionalità richieste (come integrazioni con sistemi di email marketing, SMS e Whatsapp marketing) e del livello di personalizzazione grafica. Una buona Landing Page deve essere costruita con un design accattivante, un messaggio chiaro e convincente e una call to action efficace, tutti elementi che richiedono una progettazione attenta e strategica.
Le Landing Pages, nonostante il loro costo relativamente basso, possono essere molto utili per raggiungere obiettivi specifici in tempi brevi. La loro efficacia dipende principalmente dalla loro credibilità e, pertanto, più nello specifico, dalla qualità del design e dal copywriting, elementi che non devono essere sottovalutati nel preventivo.
Preventivo sito web 2024: perché non sono tutti uguali
Quando si richiede un preventivo per la realizzazione di un sito web, è facile notare come i prezzi possano variare notevolmente da un fornitore all’altro. La differenza di costi può generare confusione e far sorgere domande sul motivo per cui i preventivi non sono tutti uguali.
Esistono diverse ragioni che spiegano queste variazioni ed è fondamentale comprenderle per poter fare una scelta consapevole.
In primo luogo, la qualità del servizio offerto è uno dei principali fattori che influenzano il costo di un preventivo. Agenzie o professionisti con una vasta esperienza, un portfolio solido e competenze specialistiche tendono a offrire servizi di alta qualità, il che si riflette inevitabilmente nel prezzo. I fornitori preparati investono in risorse avanzate, utilizzano le migliori pratiche di sviluppo e design ed offrono un supporto post-lancio più robusto, garantendo che il sito non solo sia funzionale, ma anche ottimizzato per performance, sicurezza, usabilità, marketing e potenziale visibilità.
Un altro aspetto da considerare è la personalizzazione del progetto. Alcuni preventivi possono sembrare più economici perché si basano su template predefiniti e soluzioni standardizzate, che richiedono meno tempo e sforzo da parte del fornitore. Al contrario, un preventivo che include un design completamente su misura, funzionalità specifiche per le esigenze del cliente ed integrazioni particolari sarà inevitabilmente più costoso. La personalizzazione richiede un lavoro di progettazione e sviluppo più approfondito, spesso accompagnato da una maggiore attenzione ai dettagli e un processo iterativo di revisione con il cliente.
Sia chiaro: diversamente da quanto ti diranno, oggi un sito sviluppato su misura non è la regola e, anzi, potrebbe rappresentare un costo non supportato dai benefici che ne conseguono. Personalmente ritengo opportuno puntare ai risultati che sono la conseguenza logica di un lavoro ben pensato, strutturato e portato avanti con costanza.
Spesso, come dico sempre, il successo è l’insieme di 1.000 attività semplici o almeno tali per il sottoscritto che le mastica da anni. Poi, quando faccio fatica a spiegare la differenza tra keyword e search intent, allora mi rendo conto di quanto il mio lavoro possa essere lontano dal sentire comune. Ma, nel mio lavoro, la formazione e la comunicazione rivestono un ruolo fondamentale affinché il cliente sappia poi gestire il suo sito.
I servizi aggiuntivi ed accessori inclusi nel preventivo, infine, possono fare una grande differenza in termini economici. Alcuni fornitori potrebbero includere nel costo servizi di manutenzione, ottimizzazione SEO, formazione o persino supporto continuativo, mentre altri potrebbero offrire solo lo sviluppo iniziale del sito con una SEO di base (cosa, per me, inconcepibile: salvo rare eccezioni, infatti, non capisco perché mai rendere pubblico un sito non ottimizzato correttamente). Valutare quali servizi sono inclusi o esclusi è cruciale per capire il vero valore di un preventivo e per evitare costi aggiuntivi in seguito.
Comprendere queste differenze è essenziale per fare una scelta informata. Un preventivo più basso non sempre rappresenta un risparmio e un preventivo più alto non necessariamente è il frutto di un costo eccessivo. La chiave sta nel valutare attentamente cosa si ottiene per il prezzo richiesto e come questo si allinea con le proprie esigenze e obiettivi a lungo termine.
Conta più il confronto telefonico che un freddo foglio in pdf o cartaceo. Personalmente preferisco rendere partecipe il cliente di tutti i lavori che andremo a fare per il suo progetto.
Preventivo sito internet: le valutazioni da farsi
Richiedere un preventivo per un sito internet è solo il primo passo in un processo decisionale più ampio che richiede una serie di valutazioni approfondite. Prima di accettare un preventivo e avviare il progetto, è fondamentale considerare diversi aspetti che influenzeranno sia il risultato finale che l’esperienza complessiva del processo di sviluppo.
Una delle prime valutazioni da fare riguarda gli obiettivi del sito web. È importante chiedersi quale scopo avrà il sito e quali risultati si voglio0no ottenere. Ad esempio, un sito che ha l’obiettivo di generare lead avrà esigenze diverse rispetto a un sito che funge da semplice vetrina informativa. Definire chiaramente gli obiettivi aiuterà a scegliere le funzionalità necessarie, a stabilire una gerarchia di priorità e a capire quali investimenti sono davvero indispensabili. Ma questi aspetti potrai valutarli serenamente col tecnico che, nella mia idea di professionalità, dovrà avere un’importante formazione imprenditoriale per ascoltare e capire le reali necessità del cliente.
Un’altra valutazione cruciale riguarda il pubblico di riferimento. Conoscere il target di utenti è essenziale per prendere decisioni in merito a design, contenuti e funzionalità del sito. Bisogna ricostruire il profilo della cosiddetta buyer persona: giovane, adulto o anziano; sesso maschile o femminile; preferenza nella navigazione da mobile o desktop; linguaggio e toni utilizzati; provenienza; istruzione.
La scalabilità del progetto è un altro fattore da tenere in considerazione. Se il sito deve crescere nel tempo, aggiungendo nuove funzionalità o supportando un numero crescente di visitatori, è importante prevedere queste esigenze sin dall’inizio. Investire in una struttura flessibile e in una piattaforma che possa essere ampliata senza dover ricorrere a costose ristrutturazioni in futuro può rivelarsi una scelta strategica.
Sono altresì fondamentali valutazioni circa supporto, manutenzione e possibili miglioramenti. Un sito web non è un progetto “una tantum” e non ottiene successi in quanto tale, ma richiede un lavoro continuo oltre che una manutenzione che preveda aggiornamenti regolari, gestione della sicurezza e, talvolta, interventi tecnici. Un preventivo che include servizi di manutenzione continuativa e un supporto post-lancio affidabile può fare la differenza nella longevità e nell’efficacia del sito.
Considerare tutte queste variabili permette di avere una visione più chiara e completa del preventivo e aiuta a fare scelte consapevoli che rispecchino sia le esigenze immediate che le prospettive future del progetto.
Come ridurre i rischi?
Ho voluto dedicare un paragrafo a questo tema spinoso poiché, di recente, mi imbatto spesso in siti mediocri di professionisti o imprenditori che sono stati letteralmente truffati.
Il punto qual è: nei casi affrontati non ho visto alcuna malafede e questa cosa ha destato in me ancor più scalpore; ho riscontrato, al contrario totale incapacità. Il lavoro non era stato realizzato a regola d’arte, ma non per una vera e propria mancanza di impegno quanto, piuttosto, per delle carenze logiche e tecniche terribili. Nella mia esperienza ho lavorato con ragazzi che, dopo 6 mesi di formazione, non avrebbero mai pensato minimamente di proporre quello scempio.
Come difendersi allora? Ascolta il professionista, sii elastico, segui le sue logiche, fatti mostrare dati e statistiche concreti. In questo senso io mostro al cliente i search intent cui mirare, la struttura che secondo me dovrebbe avere il sito e, quindi, la composizione delle singole pagine. D’altronde, per ogni search intent, sono abituato a ricavare numero di ricerche, concorrenza, contenuti da proporre ecc…ecc…
Un altro consiglio: se vuoi posizionarti per “salumeria + cittadina da 1.000 abitanti”, un buon professionista dovrà innanzitutto dirti quante persone in questa cittadina digiteranno quella keyword e, per completezza, l’insieme delle keywords alternative con il medesimo search intent.
Lasciati guidare: un professionista bravo sarà sicuro di sé e, pure se in alcuni aspetti non sarà forte, sarà abituato a delegare e confrontarsi con terzi. Non credo in chi sa fare tutto, anche perché è facile mostrare, in questo mondo, quali siano i risultati ottenuti finora.
Solo per citare un esempio, un sito sulle birre artigianali che non aveva alcuna categoria e, in generale, nessuna delle pagine del sito avrebbe potuto mai ottenere traffico: nell’e-commerce erano state caricate solo le birre, peraltro sconosciute (non parliamo di Peroni o Guinness). Pure un bambino capirebbe che, di fronte a nomi sconosciuti, il sito possa ottenere visibilità per ricerche più ampie e generiche quali, solo per esempio, gli stili birrari, la nazione da cui provengono le birre o, magari, il nome del birrificio (per quanto minore: Lambrate, Hammer, Crak ed altri che comunque si sono ritagliati un loro spazio nel panorama italiano). Nulla di tutto ciò era stato pensato.
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